I materiali delle fosse biologiche.

Le fosse biologiche possono essere realizzate in 3 diversi materiali: cemento, plastica pvc oppure vetroresina, ma quest’ultime sono molto rare. Ecco quali sono le differenze tra queste le diverse tipologie.

Cemento.

La fossa biologica che è realizzata in cemento è una sorta di grande cisterna che serve a raccogliere le acque reflue delle abitazioni. Si tratta di una vasca di raccolta interrata ad almeno 1,20 m di profondità e a d almeno 1 m di distanza dalle case. Qui si depositano tutte le sostanze liquide che si formano nei complessi abitativi o nelle case, da dove sono espulse tramite l’impianto idrico – sanitario.  Nella fossa biologica conferiscono tute le acque di scarto provenienti dalle cucine e dai bangi delle abitazioni. Le fosse biologiche in cemento, spesso, sono installate in contesti dove c’è un sistema fognario al quale far riferimento.  La sedimentazione funziona in questo modo: in basso si accumulano i fanghi pesanti e le sostanze oleose e grasse, invece, galleggiano sule superficie. Per depurare l’acqua, si sottopone il contenuto della fossa all’azione enzimatica di batteri e altri microorganismi, che si vengono a creare naturalmente, che digeriscono i fanghi e i grassi, chiarificando l’acqua. Questo tipo di fossa biologica deve essere sottoposta a manutenzione almeno una volta l’anno tramite il servizio di spurgo fognature Roma.

Plastica.

Le fosse biologiche possono anche esser realizzate in plastica pvc, un materiale molto resistente. Il funzionamento di queste fosse biologiche è pressoché identico a quello delle vasche in cemento. La differenza sta nel costo: le fosse biologiche in plastica pvc sono meno costose e fanno risparmiare. Lo svantaggio è che il pvc è meno resistente del cemento e può capitare che venga bucato, magari in seguito a lavori stradali poco attenti e accurati oppure anche in seguito alla pressione della superficie. Anche per questo tipo di fossa biologiche è necessario effettuare un periodico spurgo fognature Roma per mantenere inalterata la funzionalità e prevenire blocchi e ostruzioni.